SALVIETTE LAVABILI - Tutto quello che c'è da sapere!

4.1.18 Neo Mamma Ob Board 4 Comments

Quest'anno ho davvero saltato a piè pari i post a tema natalizio 😋, ve ne siete accorti? Vi sono mancati? A me no.
SALVIETTE LAVABILI - Tutto quello che c'è da sapere!

Una domanda che mi viene fatta molto spesso, di recente, ha a che fare con l'utilizzo e la gestione delle salviette lavabili per il cambio pannolino. Faccio una premessa, più che doverosa: quelle che vedete nella foto del titolo sono le mie salviette lavabili e mi sono state regalate quando è nato Gabriele - ormai quasi cinque anni fa - da una mamma molto più in gamba e lungimirante di me, sulla questione "lavabili". Io, all'epoca, mi stavo veramente cercando, ma è così che un regalo, allora poco compreso, è diventato uno dei regali nascita più apprezzati, utili ed utilizzati di sempre!

Le mie salviette sono in pile, ritagliate manualmente da una delle mitiche copertine Ikea, di cui tanto si sente parlare, ma se non avete tempo per ritagliarvele (e non avete la fortuna che ho avuto io), sappiate che negli ultimi anni sono comparse sul mercato salviette lavabili pronte, di numerose marche e tessuti. Ne trovate di morbidissime in velour di cotone, di super assorbenti in spugna di bamboo, di fatte a mano sartoriali, oppure di ultra economiche in perfetto stile Amazon. A voi la scelta!

Sono sempre stata una grande fan delle salviettine umide, specialmente fuori casa, ma col tempo ho imparato ad apprezzare le lavabili e, credetemi, la loro gestione è davvero molto meno complicata di quanto può sembrare! In questo caso, ancor più che per quanto riguarda i pannolini, sono davvero palesi i vantaggi del loro utilizzo, sia sotto un profilo economico/ecologico, che per quanto riguarda la tutela della salute dei nostri bambini. Con le salviette lavabili, infatti, è possibile scegliere consapevolmente con che cosa detergere il nostro bambino, senza bisogno di nozioni chimiche sugli INCI dei cosmetici! Se state meditando di iniziare ad utilizzare i pannolini lavabili, oppure ne fate già uso, affiancare alla loro gestione quotidiana quella delle salviette lavabili sarà oltremodo facile.

Come le lavo? Dopo avergli dato una rapida sciacquata sotto l'acqua corrente è possibile metterle in una wetbag in attesa del lavaggio e lavarle assieme al bucato o ai pannolini lavabili. Lavaggio di routine, niente di particolare! Igienizzante ad alte temperature una tantum o in casi particolari.

Come le utilizzo? Esistono principalmente due modi per gestire le salviette lavabili per il cambio, che potremmo distinguere, per comodità, in "pronte all'uso" e "a secco". Una modalità non esclude l'altra: è possibile utilizzarle entrambe, a seconda dell'occasione e della necessità del momento. Per utilizzarle comodamente, sia dentro che fuori casa, non è necessario che vi dotiate di aggeggi particolari: vi sono sufficienti 1/2 spruzzini riutilizzabili di piccole/medie dimensioni (come quello della mia foto), 1/2 bustine richiudibili (quelle colorate dell'Ikea sono perfette) ed eventualmente di una wetbag di medie dimensioni per sfruttarle al meglio.

Vediamo in cosa cosa consistono i due sistemi di cui vi parlavo.
Il sistema di utilizzo "pronte all'uso" prevede che le salviette vengano preventivamente imbevute nella soluzione prescelta per la detersione. In questo modo le salviette risultano già umidificate e, di conseguenza, pronte all'uso. Un sistema davvero molto pratico, specialmente fuori casa, quando andiamo in posti in cui non sappiamo se troveremo luoghi adatti al cambio. Le salviettine imbevute necessitano, ovviamente, di un sacchettino il più possibile ermetico per essere trasportate senza bagnare e senza seccare. In questo le bustine Ikea con le doppia chiusura sono davvero fantastiche perché economiche, disponibili in diversi formati e, sopratutto, riutilizzabili.
Volendo utilizzare questo sistema anche a casa, sappiate che esistono in commercio degli speciali contenitori in grado di mantenere le salviette umide e di riscaldarle.
Lo svantaggio? Il tempo. Per evitare pericolose contaminazioni batteriche delle salviettine, che non sono sterili, queste possono essere conservate umide per pochissimo tempo: uno o due giorni al massimo. Poi vanno sostituite.
Il sistema "a secco", in un certo senso, evita proprio questo problema, perché le salviettine vengono conservate in casa e trasportate fuori asciutte e pulite. Al momento del cambio sarà la nostra soluzione detergente, accuratamente preparata e conservata in uno spruzzino, a inumidire pelle e salvietta, per pulire il nostro bimbo. Questo sistema risulta essere sicuramente più igienico, ma meno rapido e pratico, specie per quei bimbi che si agitano e detestano essere cambiati.

In entrambi i casi l'uso di una wetbag di taglia media, magari di quelle con la doppia chiusura a zip, è ideale per trasportare ed utilizzare fuori casa.

Che soluzione detergente uso per bagnare le salviette lavabili? La risposta è varia in base all'età del vostro bambino e alla sensibilità della sua pelle. Personalmente vedo che vanno molto le "emulsioni" con oli essenziali e devo dire che quasi mai mi capita di consigliarle. Gli oli essenziali (per quanto siano naturali e sicuramente meno nocivi di alcuni componenti chimici che troviamo in molti noti marchi di cosmesi per la prima infanzia) sono sostanze troppo aggressive per i bambini piccoli, potenzialmente irritanti e sensibilizzanti. Nelle primissime settimane di vita, acqua e camomilla (conservata non troppo a lungo, mi raccomando) potrebbero essere più che sufficienti. Se non sapete proprio che pesci pigliare, ci sono in commercio spray di soluzioni già pronte (non ne ho mai autilizzati perciò non ne avrei da consigliarvi) oppure delle pastiglie pronte, da disciogliere nello spruzzino. Se cercate su pinterest e ve la cavate con l'inglese trovate centinaia di ricette per auto produrvi anche i cubetti a casa.

Di quante salviette lavabili ho bisogno? Non esiste una regola precisa. Vi direi di iniziare con una decina di salviette, per poterle provare qualche giorno tra un lavaggio e l'altro e vedere se fanno al caso vostro. Come dicevo, se ne trovano di estremamente economiche e si possono auto produrre con facilità da tessuti e vecchi asciugamani. Valutate la loro praticità ed effettiva compatibilità con i vostri ritmi e routine quotidiane.

Una volta tolto il pannolino, cosa me ne faccio di queste salviette? Queste salviette lavabili si sono rivelate, nel tempo, uno dei regali più utilizzati che ci siano stati fatti. Anche dopo aver spannolinato Gabriele le ho continuate ad usare per la mia pulizia del viso serale. Si sono rivelate perfette per struccare e rimuovere il trucco e vi assicuro che ombretto e fondotinta le hanno rovinate e macchiate molto più della cacca di Gabriele! 😖 Detta con estrema schiettezza!

Credo di avervi raccontato un po' tutto quello che c'è da sapere sulle salviette lavabili e sul loro utilizzo, ma se avete ancora qualche perplessità o domanda potete sempre scrivermi, sarò felice di rispondere. Se invece le avete già usate o le state utilizzando, raccontateci la vostra esperienza nei commenti, potrà sicuramente tornare utile a chi ci sta pensando..
LUISA :-***

4 commenti:

  1. Le usavo pure io, fatte dalla stessa identica copertina ♥️come le utilizzi per lo struccaggio?

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    1. Sono proprio le tue!!! ♥️♥️♥️ Le uso esattamente al posto dei dischetti di cotone usa e getta. Le inumidisco, latte detergente sopra e sfregare! Poi le sciacuo e passo il viso con sola acqua, sono favolose! Solo che se hai ombretti in crema o molto scuri a volte rimangono un po' macchiate.

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  2. Avevo il sospetto ma vista lo stato della mia memoria non volevo fare figuracce😋 eh allora grazie per le belle cose che hai detto di me ❤️

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