Allattare figli non propri. Big Deal!
La settimana scorsa è stata la Settimana Mondiale dell'Allattamento Materno.
Io, come ben sapete, ho allattato molto poco, ma l'argomento mi interessa sempre moltissimo, perché credo fermamente nell'allattamento al seno e perché spero, in futuro, di essere più preparata e di riuscire ad allattare più a lungo di come ho potuto con Gabriele.

Così è capitato che, girovagando tra i soliti Blog che seguo, leggendo e spulciando tra i vari post, io sia capitata su un articolo che ha destato molto interesse.. si potrebbe dire, che abbia fatto quasi scandalo! Ha suscitato sentimenti contrastanti e raggiunto in pochissimo tempo centinaia di commenti.
Il post in questione è I breastfeed My Friend's Son... What's The Big Deal? di Mama Bean Parenting. L'autrice del Blog, che parla di allattamento materno in tutte le sue forme, racconta la storia di mamma Jessica, che ha allattato suo figlio e quello di una sua amica, al quale faceva da babysitter, mentre questa era al lavoro. Jessica racconta di come sia stato assolutamente naturale per lei allattare il figlio dell'amica, di soli due mesi più grande del suo e dell'entusiasmo dell'altra mamma, nel sapere che il figlio poteva essere nutrito al meglio, mentre lei doveva rientrare al lavoro.
La fotografia è stata pubblicata sulla Pagina Facebook di Mama Bean e, come potete immaginare, in poche ore "era sulla bocca di tutti".
Perché ne parlo?
Perché non sono poi tanto diversa da tutti quelli che hanno commentato la fotografia su Facebook, manifestando perplessità.
Perché non sono poi tanto diversa da tutti quelli che hanno commentato la fotografia su Facebook, manifestando perplessità.
Voi cosa ne pensate?
Non potendo allattare voi stesse vostro figlio, lascereste che fosse un'altra donna a farlo?

Da un lato mi sentirei profondamente grata nei confronti di questa donna, che permette a mio figlio di godere dei benefici del latte materno. "Perché privarlo di questa magnifica opportunità?", potrei pensare, dopotutto balie e nutrici esistono da sempre. Dall'altro, se penso al forte legame che viene a crearsi con la madre durante l'allattamento, potrei sentirmi egoisticamente gelosa della loro intimità, sentirmi esclusa, ancora più inadeguata.
Che fare, dunque?
Pensare disinteressatamente al benessere fisico dei figli?
Non so in che modo l'essere allattato al seno da un'altra donna possa influire sul legame madre-figlio, ma di certo la scelta di nutrire un figlio non proprio è un grande atto d'amore. Una meravigliosa dimostrazione di come l'istinto materno vada oltre il legame di sangue.
L'autrice del post fa notare come nella nostra società sia considerato naturale aggiungere il latte di un'altra specie animale alle nostre colazioni, mentre allattare al seno figli non propri genera scandalo e sgomento. Forse il dubbio nasce proprio nel legame materno, che non viene a crearsi bevendo una tazza di caffè macchiato, ma che si consolida saldamente nell'allattamento al seno.. nin zo...

Voi cosa ne pensate?
Come vi comportereste?
Sono sinceramente curiosa di conoscere la vostra opinione.
Info sulla SAM 2015 da www.mami.org
LUISA:-****
Credo che l'allattamento materno sia uno dei più grandi doni di questa terra, credo nei benefici del nostro latte, credo che se un bambino viene alimentato con l'artificiale crescerà lo stesso bene e sano. Credo nella gioia di allattare ma anche nel sollievo di non farlo, credo nella bontà delle decisioni che noi madri prendiamo, credo che se fatto con naturalezza, tutto sia giusto e fonte di benefici non credo però a questi estremismi o meglio, non li vorrei ne per me ne per i miei figli. L'allattamento della mamma è il migliore che ci sia, sia se lo fa al seno, sia se gli porgi un biberon guardandolo negli occhi, della mammma però...
RispondiEliminaSiamo d'accordo. Per quanto il latte materno sia l'alimento piu sano e naturale possibile per un neonato, l'idea che qualunque mamma possa allattare il figlio di un'altra fa venire meno quel senso di appartenenza e legame materno... si slegano completamente l'allattamento e l'affettività che ne deriva.
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