Istanbul per bambini - cosa vedere in 6 giorni [parte terza]
L'ultima parte di questo viaggio vi sembrava non arrivare mai? Avete perfettamente ragione!! Mi scuso, ma ci sono state tantissime novità in queste settimane e sono stata decisamente molto presa.

Come avrete appreso tristemente dai notiziari, vi sono stati diversi problemi negli ultimi mesi in Turchia. Noi siamo stati fortunati, perché abbiamo potuto visitare questo splendido paese in un momento in cui ancora non si erano creati tanti disordini e pensare ad un viaggio con i bambini poteva essere più semplice di ora. Questo post nasce con una piccola, grande speranza: che alla guerra possa far presto seguito una pace duratura, per i figli di noi tutti.
Nel nostro quarto giorno di permanenza ad Istanbul abbiamo voluto esplorare la parte asiatica della città, quella oltre al Bosforo e per farlo abbiamo voluto affidarci all'esperienza delle visite guidate di ScoprireIstanbul.com - Quartieri Asiatici. La nostra fantastica accompagnatrice, Entela, ci ha guidati, assieme ad un piccolo gruppo, a visitare quei quartieri della città che altrimenti non avremmo potuto apprezzare appieno, perché troppo lontani e meno turistici. Con lei abbiamo passeggiato per le strade di Üsküdar, fino alla famosissima "Torre della Fanciulla" e di Kuzguncuk (1), con le sue vie strette e le sue meravigliose case in legno, abbiamo potuto assaggiare piatti e cibi locali, dal sapore tradizionale, per poi giungere al moderno quartiere di Kadıköy, col suo mercato (2), denso di colori e profumi.

Sono state ore speciali, con chi la città la vive e la respira quotidianamente. Ci è sembrato di fare una passeggiata in compagnia di un vecchio amico, che si è trasferito ad Istanbul da qualche anno e che desidera veramente farla conoscere ed amare, come lui stesso la conosce e la ama, ogni giorno. Un'esperienza che vi consiglio davvero! Grazie, alla nostra deliziosa accompagnatrice, per la passione che ci ha trasmesso e per la pazienza.. con Gabriele era cosa fondamentale!
Terminato il nostro tour dei quartieri asiatici, abbiamo ripreso il traghetto (anche questo si poteva pagare con la Istanbul Card, info nei capitoli precedenti) e siamo tornati verso l'albergo, fermandoci in un locale ad assaggiare il Testi Kebab. Questo piatto non ha nulla a che vedere col classico Kebab che siamo abituati a vedere appeso nelle rosticcerie turche, in Italia; si tratta invece, di carne, verdure e spezie, messe a cuocere sulle braci in un pote di argilla sigillato, che viene rotto dal cameriere direttamente al tavolo, al momento di essere servito. In questa maniera tutte le pietanze cuociono assieme, nell'argilla, mantenendosi morbide e saporitissime.
Il giorno seguente iniziavamo ad essere un po' provati (Gabriele non era stato molto bene), così abbiamo deciso di concederci una giornata da "veri turisti pigroni" acquistando due biglietti del tour BigBus della città. Preso sul posto, il biglietto è piuttosto caro (la prevendita online vi consente di risparmiare un bel po'), ma vi permette di usufruire di entrambi i tour, rosso e blu, per 24h dal momento dell'emissione. Noi lo abbiamo fatto alle 9:00 di mattina, potendo così trascorrere la giornata girando la città, su e giù dai giganteschi autobus a due piani che transitano continuamente per le strade di Istanbul.

Con il tour rosso ci siamo fermati a visitare il bellissimo Dolmabahce Palace (3), residenza maestosa in stile europeo affacciata sul Bosforo, costruita tra il 1843 e il 1856. E' affascinante notare il modo in cui gli stili architettonici europei dell’epoca ne abbiamo influenzato la costruzione, pur mantenendo inalterati elementi della vita tradizionale dei palazzi ottomani. Occhio a non arrivare troppo tardi, la fila ai cancelli può essere interminabile! Usciti dal palazzo per ora di pranzo, abbiamo potuto continuare a goderci la visita della città, comodamente seduti sul BigBus, fino a ora di sera, percorrendo entrambe le tratte previste.
Nel nostro ultimo giorno di vacanza abbiamo voluto visitare un'altro quartiere della città: Beyoğlu. Da piazza Taksim (5) abbiamo preso il Tram Storico (4) della città, percorrendo viale Indipendenza, cuore pulsante dello shopping e della modernità; qui si trovano tutte le catene ed i negozi più occidentali e alla moda, come MCDonald's e Starbucks.. tutti qui, tutti in fila, uno dopo l'altro. Al termine del percorso col Tram abbiamo iniziato a scendere, passeggiando tra le allegre vie attorno alla torre di Galata (6), piene di musicisti e negozietti affasciananti e colorati. Qui abbiamo fatto qualche acquisto pre-rientro, per poi andare a visitare la torre, costruita nel 1348 dal primo governatore genovese di Galata, a protezione della sua colonia. Non è molto alta, ma dalla sommità potete avere un panorama completo della città davvero mozzafiato! La sconsiglio vivamente a chi soffre di vertigini, perché il passaggio in cima è molto stretto e la quantità di turisti in visita rende spesso il transito... inquietante. Specialmente se siete bimbo-muniti.
Questa è stata la nostra esperienza ed è stata più che positiva. Ho amato Istanbul, per quanto poco l'abbia vissuta. Ho amato la sua gente, i suoi odori intensi, i suoi colori sgargianti, le sue sonorità onnipresenti, il traffico, la confusione. Mi sono sentita accolta e tranquilla. Spero di poterci tornare, un giorno e spero di aver fatto un po' di voglia anche a voi...
LUISA ;-*** (cliccate sull'immagine per ingrandirla)
LUISA ;-*** (cliccate sull'immagine per ingrandirla)
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