Corso pre-parto: quinto incontro - prima giornata con i papà -

11.3.13 Neo Mamma Ob Board 4 Comments

Esattamente! :-)
Primo incontro con i papà che, a dispetto di quanto pensavo inizialmente, si sono presentati numerosi e particolarmente collaborativi. Siamo stati divisi in due gruppi: future mamme e futuri papà. A noi mamme è stato chiesto cosa ci aspettiamo o cosa desidereremmo dai nostri uomini durante il parto.. sostanzialmente partecipazione, pazienza e completa sottomissione alle nostre volontà. Un'inezia! ;-)
A loro, invece, è stato chiesto di fare un elenco dei dubbi e delle domande che avrebbero voluto porre durante la mattinata.

 Per renderli vagamente più "consapevoli" di quello che accade al corpo delle loro donnine, di cui loro osservano semplicemente il crescere in dimensioni del pancione e in quantità delle lamentele, è stata consegnata ad ogni papà una scheda con l'immagine di un feto nel grembo materno ed è stato loro chiesto di associare varie parti del corpo femminile alla parte corrispondente nell'immagine. Io ve la riporto qui sotto nella versione originale, senza scritte, così potete (sadicamente) riproporre l'esercizio ai vostri uomini a casa (e farvi due risate). La seconda scheda, invece, è quella con le risposte.
Devo dire che il mio Littel è stato bravissimo in questo "gioco" e non mi ha lasciato nemmeno la soddisfazione di prenderlo un po' in giro.. deve essersi preparato, a mia insaputa, prima dell'incontro... ;-))



Tra le domande più "gettonate" dai futuri papà c'era il come capire quando è il momento giusto per andare in ospedale.
Riprendendo un po' il discorso dell'incontro precedente, l'ostetrica ha spiegato che il momento giusto per andare in ospedale può variare molto da donna a donna, ma che in generale questa si accorge benissimo di quando quel momento è arrivato. Il papà deve tenersi pronto.
Per la maggior parte delle donne alla prima gravidanza (sempre che non vi siano condizioni particolari o che insorgano imprevisti), il travaglio dura in media 6/8 ore perciò, alla comparsa delle prime contrazioni, più irregolari, dei prodromi, sarebbe meglio attendere un po' prima di recarsi all'ospedale e verificare che queste si regolarizzino, annunciando il sopraggiungere del parto. Alle volte infatti capita che negli ultimi mesi di gravidanza si percepiscano delle contrazioni più sporadiche, che non sono necessariamente collegate al sopraggiungere del travaglio e che scompaiono da sole, magari con una doccia calda.

E' il caso di recarsi in ospedale anche qualora si verificasse la rottura del sacco amniotico, che solitamente si rompe durante la fase di dilatazione del collo dell'utero, nel travaglio. Può capitare che questo si rompa anticipatamente lasciando fuoriuscire il liquido amniotico. La sensazione che si avverte è quella di un liquido caldo che scende dalla vagina, più o meno copioso, di odore dolciastro e colorazione che varia dal giallino al rosato. Qualora la colorazione del liquido amniotico fosse più tendente al verde ciò potrebbe significare che il bambino ha espulso le proprie feci, il meconio, all'interno del sacco. Questo potrebbe, in alcuni casi, essere dovuto ad un condizione di sofferenza fetale, perciò sarebbe comunque opportuno recarsi in ospedale con una certa rapidità.

Oltre ai casi sopra citati è bene recarsi in ospedale anche quando capita di non percepire movimenti fetali per alcune ore di seguito. Provate a distendervi e a mangiare qualcosa di dolce, se questo non fosse sufficiente a farvi sentire che il vostro bambino si muove e sta bene allora è proprio il caso di fare un controllo!

Un'altro dubbio, non meno importante, dei nostri amati futuri papà è stato quello relativo al come potersi rendere utile, al momento del bisogno, in sala parto.
Alcune mamme hanno risposto con un semplice "eseguire gli ordini"! E in parte non è del tutto sbagliato.
Ogni donna ha le proprie esigenze durante il parto e l'uomo deve cercare di essere comprensivo e collaborativo al massimo. Alcune non amano la compagnia e preferiscono essere lasciate da sole mentre altre necessitano della presenza fisica e morale del loro uomo, durante tutte le fasi del parto.
Non capita raramente, ha spiegato l'ostetrica, che proprio quelle donne che si sono lungamente preparate durante la gravidanza ad affrontare il travaglio in acqua o a farsi fare massaggi dai loro compagni, in quel momento scoprano di non volerne sapere e di avere esigenze totalmente differenti. Non esiste una regola ugualmente valida per tutte!

In generale però ci ha parlato dei benefici che si possono trarre dal trascorrere alcune ore del travaglio in acqua, la quale genera un effetto analgesico naturale e accorcia, nella maggior parte dei casi, il tempo del travaglio stesso. -> Vedi schede 2 e 4 aprendo il "Continua a leggere" a fine post

Ci ha spiegato che l'uomo può essere anche di grande aiuto durante la fase del travaglio nell'incoraggiare la donna e sostenerla nel cambiare spesso posizione (qualora ciò fosse possibile), favorendo così la dilatazione del collo dell'utero e contribuendo all'allargarsi delle ossa del piccolo bacino per avviarla alla fase espulsiva.
-> Vedi scheda 3 aprendo il "Continua a leggere" a fine post

Quando il travaglio va per le lunghe, è altrettanto importante che il futuro papà ricordi costantemente alla propria compagna, che in quelle ore è indubbiamente presa da altro, di mangiare qualcosa e sorseggiare lentamente dell'acqua.

Insomma, il ruolo dei nostri adorati maschietti, qualora essi possano e desiderino partecipare alla nascita dei loro piccoli, non è proprio da sottovalutare!
Sempre che reggano all'emozione! ;-))








4 commenti:

  1. augurissimiiii...ciao sono anna mamma di mattia duenne^^

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  2. Auguri per il tuo viaggio.....stai per diventare mamma!!! Detto così è quasi patetico....ma quando avrai il tuo cucciolo d'uomo tra le braccia...ecco....solo lì....e non prima....capirai!!! Bacione

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    1. Grazie mille.. spero di averlo presto tra le breccia.. l'impazienza e la curiosità si fanno sempre più forti...
      Un abbraccio!

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