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5 buoni motivi per andare a vedere Oceania

Se ne sentono di cotte e di crude, in questi giorni, riguardo l'ultimo film targato Disney, "Oceania".
5 buoni motivi per andare a vedere Oceania

Nella maggior parte dei casi, ho notato, è sorto spontaneo un paragone con Frozen. Benché quest'ultimo non sia tra i più recenti film d'animazione Disney, sarebbe l'ultima storia di principesse dell'azienda ed alcuni aspetti della protagonista, Vaiana, potrebbero ricordare la co-protagonista di Frozen, Elsa.

Dal canto mio, lo confesso, sono un po' di parte: fin da bambina ho sempre detestato le classiche principesse infiocchettate, alla disperata ricerca di un uomo che le rendesse felici e libere. La mia preferita, ve lo dico, era Pocahontas (molti anni dopo l'uscita del cartone animato ho scoperto la vera storia di Pocahontas - decisamente meno affascinante ed interessante); tutt'altro che immune all'amore, la principessa pellerossa si innamora dell'uomo più inutile ed improbabile che incontra, John Smith (sarà stato il fascino della divisa - non ho mai compreso - ma quanto era gnocco Kocoum!!). Malgrado il suo pessimo gusto in fatto di uomini, Pocahontas finisce per salvare la sua tribù, evita lo scalpo al suo amato e quando lui le chiede di seguirlo in Inghilterra lei gli da pure il benservito. Ma cosa vuoi di più dalla vita!??

Non vi sarà dunque difficile immaginare che io abbia amato la storia di Vaiana, la prima principessa Disney completamente emotivamente emancipata. Vi elencherò comunque 5 ottimi motivi per portare i vostri bambini a vedere Oceania al cinema.



oceania disney

1- I PERSONAGGI Dicono di lei che sia un personaggio poco incisivo, ma credo che Vaiana abbia più carattere della maggior parte dei personaggi e delle principesse stereotipate alle quali siamo abituati. E' un'adolescente in bilico tra la voglia di compiacere la sua famiglia ed essere semplicemente sé stessa, seguendo ciò che le dice il proprio cuore. Esiste qualcosa di più umano di un'adolescente che non sa ancora chi o cosa vuole essere?? Tra l'altro, Vaiana è l'unica principessa Disney alla quale non viene richiesto di avere una figura maschile al proprio fianco per essere legittimata come guida del villaggio. Il padre spesso le intima di essere affidabile e seria, ma il suo essere donna non pregiudica la sua capacità di "governare" e succedergli. Vi pare poco? Vaiana ha bisogno di imparare a conoscere sé stessa, a credere in sé stessa, ma non di qualcuno che la salvi.
Anche Maui è un personaggio assolutamente complesso: un semidio pieno di sé solo in superficie, che plasma il mondo nel disperato tentativo di compiacere il genere umano, la famiglia che lo ha scartato ed abbandonato. Un finto gradasso che è al contempo spalla (neanche troppo) della protagonista e causa principale della distruzione del mondo. Estremamente simpatico, ma anche profondamente cupo.
Gli altri personaggi sono sicuramente poco incisivi e fanno puramente da contorno alla storia della protagonista e alla grafica. Personalmente, il fatto che il cartone non abbia bisogno di principi.. di decine di personaggi buoni o cattivi.. animaletti.. pupazzi di neve.. e bla bla.. per essere accattivante lo trovo un punto a suo favore. Significa che non ne ha bisogno.

2 - LA GRAFICA La grafica ed i colori sono STRE PI TO SI!! C'è davvero poco da dire. Le acque cristalline e gli effetti che rendono il mare una creatura semi vivente sono assolutamente fenomenali; vi faranno venire voglia di vacanze e d'estate. Le scene notturne sulla barca, con le stelle che si rispecchiano sull'acqua, la luce delle creature marine, i colori vivaci delle isole polinesiane, tutto questo, da solo, lo rende un film da vedere! I personaggi sono animati con grande cura, nei minimi dettagli: dai tatuaggi animati di Maui, che diventano quasi un personaggio a sé stante ai capelli di Vaiana, riccolini e incredibilmente realistici.

3 - LA TRAMA Oceania è un film in cui vincono la forza interiore, il coraggio e la comprensione. Niente di nuovo o di particolare, in questo senso: tutto ruota attorno al viaggio come affermazione di sé. Vaiana vorrebbe tanto essere il capo villaggio che suo padre vorrebbe che lei fosse, ma sente, dentro al suo cuore, che l'Oceano e l'eredità spirituale lasciatale dai suoi avi navigatori la chiamano forte e la portano lontano. Si sente incerta, si sente confusa, indecisa, inadeguata e non sa. Siamo abituati a personaggi che sanno perfettamente chi sono e cosa vogliono (o cosa non vogliono): come la coniglietta Judy Hopps, che fin da piccola sa di voler cambiare il mondo o come la principessa Merida in Brave, che vuole essere libera dai vincoli del proprio ruolo. Vaiana in tutto questo è assolutamente e meravigliosamente umana e riuscirà a trovare sé stessa ed il proprio posto nel mondo senza l'aiuto di nessun principe, nessun "atto di vero amore" (anche perché, diciamocelo, il suo compagno di viaggio, Maui, è più spesso un peso che un aiuto).

4 - LE MUSICHE Troppe? Se proprio vogliamo fare un paragone con l'ultimo film di principesse Disney, Frozen, direi che siamo a pari merito. In uno cantano i trolls, nell'altro la nonna di Vaiana. In uno cantano gli uomini del ghiaccio, nell'altro gli abitanti del villaggio. Direi che siamo lì. Tutto dipende dal se vi piacciono le canzoni nei film d'animazione o no; a me piacciono e queste mi sono piaciute molto. Mi è piaciuto tanto il tema principale cantato dalla protagonista, doppiato da Chiara Grispo e ancora di più la canzone di Maui, divertente ed orecchiabile. Quello che non ho ancora capito perché abbiano dovuto farne due versioni traducendo "you're welcome" come "tranquilla" nella versione del cartone e come "prego" nella canzone dei titoli di coda, cantata da Sergio Sylvestre e Rocco Hunt. Che avessero dubbi sulla traduzione??

5 - E' UN FILM D'ANIMAZIONE PER TUTTI  In conclusione possiamo dire che Oceania è indubbiamente un film di principesse, perché come le ricorda Maui: "se sei la figlia del capo e giri con un animale da compagnia, non puoi che essere una principessa", ma è anche un cartone apprezzabile in egual misura da maschi e femmine, perché Vaiana è sì una principessa, ma nella sua vita da ragazzina sedicenne non c'è ancora spazio per sentimentalismi e melensi occhi a cuoricino.  Vaiana è una principessa non convenzionale, lontana anni luce dai balli di corte, non truccata, infiocchettata e dalle dita affusolate, ma molto più umana negli atteggiamenti e nella forma. Più essenziale e reale.

Ci sarebbero molte altre cose da dire, sul titolo, sui doppiatori originali e quelli italiani, ma il post è uno e già così è bello strong. Vi piacerà, vi farà ridere e vi commuoverà con la semplicità che solo un personaggio così umano può avere.
Siete già andati al cinema a vederlo?
Raccontatemi cosa ne pensate?
LUISA ;-***

Al cinema coi bambini: Pets - Vita da Animali

A noi andare al cinema piace da matti!!
Spesso capita che papà ci porti a casa la rassegna dei trailer dei film che usciranno al cinema e Pets ci è piaciuto subito. Un trailer accattivante e divertente, coi nostri amici animali come protagonisti, non poteva che essere un successo!
Al cinema coi bambini: Pets

Once again. Gli animali sbancano al cinema!
Prima con il sequel di Alla Ricerca di Nemo ed ora con Pets - Vita da Animali.


La ILLUMINATION ENTERTAINMENT è una casa cinematografica che fa parte della Universal Studios, fondata nel 2007. Il massimo successo è stato, da allora, raggiunto con i film d'animazione Cattivissimo Me e Cattivissimo Me 2, che raccontano le divertenti avventure di Gru, un cattivo un po' fuori dal comune e dei suoi giallissimi scagnozzi, i Minions, che lo scorso anno hanno potuto raccontare la loro storia in un film interamente a loro dedicato.

Pets è un film d'animazione sulla vita segreta degli animali. Sulla falsariga di quanto raccontato nel lontano 1995 da Toys Story, Pets ci racconta quello che fanno quotidianamente i nostri amici domestici, mentre noi siamo fuori casa, a scuola e al lavoro. Voi ve lo siete mai chiesti?
Faranno festa? Si incontreranno coi loro amici a quattro zampe?
L'idea di fondo è molto divertente e non mi sorprenderei affatto, se nei prossimi giorni dovessi trovare Gabri a spiare di nascosto le nostre gatte, Diana e Sirio.

L'idea della vita segreta degli animali domestici viene raccontata attraverso la storia di Max, un tenero cagnolino da appartamento, la cui vita viene stravolta dall'arrivo di un nuovo "cucciolone", Duke.
Max e Duke faticheranno ad andare d'accordo, cercheranno di liberarsi l'uno dell'altro e questo li porterà a mettersi in un mucchio di guai! Nel faticoso tentativo di scampare ai pericoli della strada e di ritrovare la loro padroncina scopriranno, alla fine, di non essere poi tanto diversi e che l'unione fa la forza.

Al cinema coi bambini: Pets - Vita da Animali

Esilaranti, in tutto e per tutto, i primissimi dieci/quindici minuti di film che però sono già stati tutti spoilerati dai vari trailers usciti nei mesi scorsi. Passato il primo quarto d'ora mi sono ritrovata a chiedermi se ci fosse ancora qualcosa da vedere.
La trama non è niente di che e le gag divertenti sono davvero poche e scontate, ma questo è il mio parere di adulto, sono certa che ai bambini il film sia piaciuto molto, specialmente per l'applauso fragoroso che è scoppiato all'inizio dei titoli di coda.
Un'altra cosa che personalmente non ho apprezzato è che le voci dei doppiatori ed i nomi dei personaggi dei vari Trailer non siano stati mantenuti nel film. Avete presente che significa vedere un Trailer in loop decine di volte (a figlio piaceva!) ed abituarsi ad un determinato timbro di voce e ad un nome e poi rivedere la stessa scena al cinema, con nomi e voci completamente diverse? No piace.

A parte questo, si. Portate i vostri figli al cinema a vedere Pets - Vita da Animali, non ve ne pentirete!

C'è chi invecchia e chi.. #TartarugheNinja2

E' quell'attimo preciso, in cui ti rendi conto di aver appena acquistato a tuo figlio (un po' in fretta e furia, per necessaria necessità, a dirla tutta..) una canotta con le tartarughe ninja sopra che.. la guardi veramente e.. PORC FFERO!!! (non chiedetemi la traduzione..)
Momento.. no. Queste sarebbero le Tartarughe Ninja?
Le stesse che guardavo io da bambina?
Quelle che mangiavano pizza e giravano assieme ad un sorcio peloso?

Possibile che io invecchio, annaspando tra rughe ed occhiaie, mentre i cartoni animati, quelli che già erano vecchi per me allora, ringiovaniscono e se la fanno pure con Megan Fox??
Non quadra.
Così ora, oltre ad aver acquistato una canotta di dubbio gusto, mi sento pure vecchia. Tragicamente vecchia. Oltre al danno..
That's it.

Tale canotta, farebbe niente meno che parte del merchandising del nuovo film targato Paramount, in uscita nelle sale Giovedì: “Tartarughe ninja – fuori dall’ombra”.
Sempre loro: Michelangelo, Donatello, Leonardo, Raffaello tornano al cinema per combattere il più cattivo dei cattivi, al fianco di April O'Neil (Megan Fox), Vern Fenwick (Will Arnett) e di un nuovo arrivato: il vigilante mascherato da giocatore di hockey Casey Jones (Stephen Amell). Dopo la sua fuga il supercriminale Shredder unisce le proprie forze allo scienziato pazzo Baxter Stockman (Tyler Perry) e ai due sciocchi scagnozzi, Bebop (Gary Anthony Williams) e Rocksteady (WWE Superstar Stephen "Sheamus" Farrelly), per scatenare un piano diabolico alla conquista del mondo. Quando le tartarughe si preparano ad affrontare Shredder e il suo nuovo team, si trovano di fronte ad un male ancora più grande ma con simili intenzioni: il famigerato Krang.

Personalmente non ho visto il primo capitolo della saga e mi godo un po' il fatto che manchino diversi anni prima che Gabriele possa interessarsi a personaggi e film simili.
Mi piace lasciarmi cullare dall'illusione che potrebbe preferire le vecchie tartarugone verdi, cartonate e, diciamocelo, più simpatiche e "a misura di bimbo" ai rugosi rettili, muscolosi ed ammiccanti dei moderni blockbusters.. lasciateme che me culli nell'illusione! Non me voglio sveglià ancora.

E poi niente, io sarò pure di parte, ma cara la mia Megan Fox.. ma li vuoi mettere gli Autobot con le Tartarughe Ninja? Ne vogliamo parlare?
Dalla Camaro al rettile palestrato?
Non c'è storia!

E voi cosa mi raccontate?
Accompagnerete i vostri masculi adolescenti al cinema a vedere questo nuovo film?

LUISA ;-**
#TartarugheNinja2 #FuoriDallOmbra


Al cinema coi bambini: Zootropolis

Abbiamo iniziato a portare Gabriele al cinema già da diverso tempo, ancora prima che facesse due anni e mezzo.
zootropolis
Ci siamo accorti che i film d'animazione gli piacevano molto più delle serie dei cartoni animati in televisione e che, nonostante fossero più lunghi e complessi, non perdeva interesse per la storia, domandando spesso chiarimenti e facendo commenti.

Col tempo abbiamo scoperto che il suo interesse non è sempre uguale: ci sono cartoni che gli piacciono di più e cartoni che gli interessano meno. Molto meno. Come "Il viaggio di Arlo"; a metà film, durante la pausa, voleva già andare via. Non gli piaceva e si stava palesemente annoiando.

Domenica scorsa siamo andati a vedere "Zootropolis", il nuovissimo film d'animazione della Walt Disney Animation Studios e ci è piaciuto molto!

Completamente diverso dal recente Inside Out, vincitore degli Oscar 2016 come Miglior Film D'Animazione, ma comunque molto ben realizzato e amatissimo dai bambini. Gli animali. Gli animali sono un evergreen dell'infanzia. Se poi questi parlano e si comportano come degli esseri umani la cosa diventa ancora più affascinante e divertente.
L'idea di Zootopia, una gigantesca metropoli "multirazziale" e suddivisa in "quartieri", ciascuno col proprio bioma e caratteristiche è SUPER. Resa magnificamente durante il lungo viaggio in treno della piccola protagonista del cartone, la coniglietta Judy Hopps, verso il cuore pulsante della città. Peccato che durante la storia questi stessi meravigliosi quartieri vengano esplorati poco.
Si tratta di un'avventura simpatica, ma non eccessivamente originale, in cui prevalogono il coraggio, la tenacia, l'amicizia, il desiderio di uguaglianza e la voglia di realizzare i propri sogni. La storia di una coniglietta di campagna con un grande sogno: diventare un poliziotto. Ce la metterà tutta per realizzare quel sogno e sarà in buona compagnia! La trama è arrichita da tanti personaggi divertenti, tra i quali non è possibile non notare il simpaticissimo Flash, lo scattante impiegato della motorizzazione.. un bradipo!

zootropolis
La canzone che fa da colonna sonora principale al film è cantata da Shakira, che impersona la popolarissima popstar Gazelle. Oltre ad essere molto orecchiabile, anche la canzone "Try Everything" si presta a diffondere un forte incoraggiamento a seguire i propri sogni: 
"Birds don't just fly, they fall down and get up
Nobody learns without getting it won"
"I won't give up, no I won't give in
Till I reach the end and then I'll start again
No I won't leave, I wanna try everything
I wanna try even though I could fail
I won't give up, no I won't give in"

Rimango una grande nostalgica di quando le colonne sonore dei film Disney venivano interamente interpretate da maestri della musica come Phil Collins o Elton John. Devo iniziare ad arrendermi all'evidenza del fatto che i "big" di una volta, non sono gli stessi che popolano le vette delle classifiche di oggi.
judy hopps selfie
In conclusione, come genitore vi dico: carino, andatelo a vedere perché ai vostri bambini piacerà davvero e alla fine del film, quando partirà la sigla di chiusura tutti i bimbi in sala sia alzeranno dalle sedie ed inizieranno a ballare assieme alla scintillosa Gazelle. Voi sarete felici e penserete che ne sarà valsa la pena.

Tra le altre cose sul sito ufficiale di Zootropolis potete scaricare dei disegni dei personaggi da colorare o fare il test per scoprire a quale dei tanti personaggi del cartone assomigliate. Molto divertente.. (lo ho fatto anch'io, lo confesso!!).
Facendo un paio di calcoli direi che l'ambientazione, la trama e la ricchezza in personaggi si prestano a numerosi "seguiti".. e voi, cosa ne dite?
LUISA :-**

Andiamo al cinema! - Frozen. Il regno di ghiaccio.

Premessa: se volete leggere solamente la recensione vi conviene saltare a piedi pari tutto quello che c'è qui sotto, fino alla locandina del film.

Andare al cinema è sempre stata una mia grande passione, da molto prima di conoscere Littel. Probabilmente dagli anni delle scuole superiori. Perciò, ora che abbiamo recuperato un minimo di tranquillità, spero che troveremo anche un po' di tempo per ricominciare ad andarci.

Prima di questo Natale siamo andati al cinema a vedere ben quattro film, impressionante no? No, non troppo. La motivazione, a dire il vero, è piuttosto triste: avevamo ancora parecchio credito residuo nella card del cinema, con scadenza a fine anno. Ecco. Però non posso lamentarmi, sono andata di nuovo al cinema, dopotutto. 

Così mi sono detta: perché non provare a recensire sul blog anche i film che ho visto? Magari non tutti, che son decisamente troppi, solo quelli che andremo a vedere da oggi in poi e magari solo quelli ad interesse principalmente "mammesco". 
In fondo, il cinema è una mia passione e mi auguro che rimanga tale (seppur meno presente) anche ora che sono diventata mamma. E poi, chissà, forse un giorno molto lontano anche Pisto vorrà andare al cinema a vedere qualche nuovo cartone animato con mamma e papà.
E' bene che sappiate come la penso: le commedie sono da videonoleggio e serata a casa sul divano, magari con una stra-vagonata di pop-corn (.. anzi no.. ho smesso di farli perché Littel non li ama particolarmente e a me piacciono solo per il loro delizioso profumo burrosaloso e perché scoppiettano nella padella), perciò capita raramente che io vada al cinema per vederne una. Il grande schermo, secondo me, è per i film spettacolari, quelli con storie che fanno sognare o con scenografie che lasciano a bocca aperta, immagini mozzafiato e tanto, tanto colore. Includo nella categoria, di conseguenza, anche i cartoni animati. In generale non sono un'amante delle commedie che puntano sulla comicità volgare o eccessiva, né dei film drammaticamente drammatici e strappa lacrime, seppur con qualche doverosissima eccezione!! Non mi piacciono nemmeno i film d'azione fini a sé stessi e privi di trama, né quelli in cui non riesco a distinguere sullo schermo "chi sta facendo cosa" a causa di un eccesso di velocità nelle scene d'azione. Non sono una fanatica del 3D, anzi, ma sono sicuramente una grande fan di alcuni registi, sceneggiatori, attori e compositori di colonne sonore (svariati, perciò non ve li elenco tutti). Amo lo slow-motion. Quando vado a vedere un film lo valuto sotto ogni aspetto possibile e al rientro, in macchina, parlo.. parlo.. parlo.. anche da sola .. e mi arrabbio pure! Non mi viene in mente altro. Ah, a proposito, sono iscritta a Flixster, perciò i punteggi e le locandine, come potrete intuire, sono presi da lì. ;-)))




Sito Ufficiale

Devo ammettere, mio malgrado, di non aver mai letto il libro di Hans Christian Andersen "La regina delle nevi", da cui dicono sia tratta parzialmente la trama, perciò forse alcune mie manchevolezze ed opinioni positive/negative potrebbero, in parte, essere dovute a questo.
Ebbene si! 53° Classico Disney e la mia valutazione personale, come potete vedere (due stelline su cinque), è piuttosto bassina, nonostante in generale abbia riscosso un notevole successo. Pensate che alcuni utenti di Flixster confessano di averlo già rivisto svariate volte e di esserne rimasti estasiati... ..
Personalmente lo ho trovato un film d'animazione senza troppe pretese, perfetto per i bambini e per le vacanze di Natale. Dai colori allegri, i disegni splendidi e i toni scherzosi, nonostante le atmosfere nordiche e glaciali. Le gag sono innumerevoli e simpatiche, le canzoni anche troppe! Ahimè, sono finiti i bei tempi delle colonne sonore capolavoro dei cartoni Disney, cantate da giganti della musica del calibro di Elton John (Il Re Leone), Celine Dion (La Bella e La Bestia), Phil Collins (Tarzan). Melodie che resteranno per sempre nella memoria di chi, come me, all'epoca, era un bambino abbastanza grande per sognare e ricordare. La canzone portante di Frozen è "Let it go" ("All'alba sorgerò" in italiano ) interpretata, in inglese, da Demi Lovato e, in italiano da Martina Stoessel. 
"Sto chi?" 
"Stoessel" 
"..?'???''??.."
"Dai, Violetta!!"
"Quella di X-Factor?"
"No, quella di Violetta!"
"Ah-AH! ..?'???''??.."
Ecco appunto. Ci siam capiti.Segno inequivocabile che la crisi economica ha colpito anche la storica compagnia d'animazione d'oltreoceano. Ok, però nella versione italiana cantano anche Brignano e Serena Autieri. E qui mi ci scappa un sospiro. ..
Ma andiamo avanti. In generale ho trovato che la trama fosse piuttosto banale, priva di particolari colpi di scena, per dire, non al livello di un Monster & Co. (geniale) o di un Cattivissimo Me (simpaticissimo). Va bene, direte voi, ma la fantasia è fatta anche di banali storie di principi e di principesse.. vero, assolutamente. Tuttavia i personaggi, a mio parare, hanno personalità troppo poco sviluppate, sono scontati nelle loro azioni e decisioni e risulta poco chiaro il modo in cui gestiscono e si sviluppano i rapporti tra loro, pur essendo tutta la storia basata sui sentimenti: l'amore, l'amicizia, la solitudine, il rapporto tra sorelle. E' molto probabile che un bambino con più di cinque o sei anni rimanga perplesso e chieda spiegazioni sul "perché Anna non ha cercato con più convinzione di rivedere la sorella, che se ne stava dietro ad un porta?", "perché non ha chiesto spiegazioni ai genitori?", "perché all'improvviso Elsa ha scoperto che con l'amore e con i sentimenti positivi è in grado di controllare i propri poteri, quando non è stata lei stessa a sacrificarsi per la sorella morente?". Ci sono diverse lacune nella storia che potrebbero lasciare perplessi, io lo sono stata. Ma probabilmente io ero una ScassaMietiTrebbiaCa**i anche da bambina, questo non lo escludo!! ;-) Lo stesso rapporto tra le due sorelle, Anna ed Elsa, che dovrebbe essere il cardine dell'intera vicenda, non è reso bene come dovrebbe, come lo sono, ad esempio, i rapporti genitore-figlio/a di altri film d'animazione come Castelvania oppure DragonTrainer (sebbene quest'ultimo parli principalmente d'amicizia). Un peccato davvero. A film finito sono uscita poco convinta e non mi è rimasto impresso niente di particolare, ad eccezione del meraviglioso castello di ghiaccio di Elsa sulle montagne che, obbiettivamente, vorrei anch'io (anche se la privacy è scarsa, date la pareti semi trasparenti). E pure il vestito luccicante da strega delle nevi e i capelli raccolti in una biondissima trecciona. Si, ok, la bambina quattrenne che c'è in me ha apprezzato qualcosa, evidentemente. Ma non lo rivedrebbe, non immediatamente e comunque sta ancora aspettando che al gatto di casa crescano le ali come ai draghi, per poterlo cavalcare in volo.