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INPS - Domanda di Congedo di Maternità Obbligatorio - SECONDA PARTE Post Parto

mamma al lavoro
Ne approfitto, mentre Pupi si fa un pisolino (che durerà molto poco, ahimè), per scrivere, finalmente, questo "secondo (ed ultimo) capitolo" legato alla richiesta del congedo di maternità.


Si perché...
Non avrete mica creduto che una volta compilata la richiesta per il congedo di maternità obbligatorio, due mesi prima della data prevista per il parto, la storia fosse finita lì, vero?!

Illuse!!

Vi siete sopportate le vostre belle ore di travaglio, le contrazioni, i giorni di ospedale, avete appena iniziato a realizzare la vostra nuova vita col pargolo, vivete lo sconquasso, l'incredulità dei primi giorni a casa e non sapete dove sbattere la testa.... ma, dico, avete già firmato il certificato di nascita? Siete andate all'agenzia delle entrate a richiedere il suo codice fiscale? Al distretto sanitario per fare la tessera sanitaria e "scegliere" il pediatra? E il documento d'identità in comune? Avete già pensato a richiedere il modello ISEE da presentare per gli assegni famigliari?

NOOO?

Male. Malissimo. ;-))))
La burocrazia italiana non è clemente nemmeno con i neo-genitori, mentre questi cercano di fare il punto della situazione, nei primi giorni di vita del loro bimbo.

Io per fortuna ho Littel!!
Per lui la burocrazia è una sfida personale. Non può perdere!!
Lui gioca d'anticipo e spesso è più preparato di chi con quei moduli ci lavora ogni giorno.
Arriva in ufficio, carte alla mano. Già compilate. Ovviamente.
Io no. Io mi perdo per strada.
Odio le carte. Odio le code agli uffici.
ODIO.

Tornando alla nostra beneamata richiesta di congedo di maternità: come anticipato nel post precedente ( -> leggilo qui) in seguito alla nascita del vostro bambino, sono previsti altri tre mesi di congedo di maternità obbligatorio, per un totale di cinque mesi complessivi.

Quello che è importante che vi ricordiate è che avete solo 30 giorni di tempo per fare la richiesta, dopo che il pupo è nato!

In quei 30 giorni dovrete trovare il tempo di andare all'agenzia delle entrate e farvi rilasciare il codice fiscale provvisorio di vostro figlio, che vi servirà per compilare la domanda.
Il modulo da compilare è identico a quello fatto in precedenza, per i primi due mesi di maternità, con la sola differenza che dovrete specificare la data effettiva del parto anziché quella presunta e che dovrete inserire le generalità di vostro figlio (codice fiscale compreso).
Lo trovate sul sito dell'INPS, esattamente come in precedenza  ( -> trovi tutto qui).

Una volta compilato ed inoltrato il modulo all'INPS dovrete stamparne una copia e portarla al vostro datore di lavoro/ufficio del personale.

inps
Easy?
Sni.
Non diventate matte per niente.
Chiedete aiuto. Sempre.

Altre informazioni:

- I tre mesi di maternità post-parto scadono tre mesi dopo la data presunta del parto nel caso in cui vostro figlio sia nato prima di essa oppure tre mesi dopo la data effettiva di nascita se questa si è verificata dopo la data presunta del parto. Esempio: io avevo la data presunta per il parto prevista per il 26/04. Pupo è nato prima, il 10/04, perciò i tre mesi di maternità obbligatoria post parto sono scaduti il 26/07. Se fosse nato il 29/04 la maternità sarebbe scaduta il 29/07. Spero di essermi spiegata.

- Ricordatevi anche che non sarete licenziabili fintanto che vostro figlio non avrà compiuto il terzo anno di età. Se, come nel mio caso, non avete possibilità di richiedere altri mesi di maternità facoltativa, non avete a chi lasciare vostro figlio (e il titolare non vi agevola) e decidete di dare le dimissioni, ricordatevi che dovrete andare anche all'Ufficio del Lavoro della vostra provincia e spiegare all'Ispettore le motivazioni delle vostre dimissioni. Questo per il primo anno di vita di vostro figlio. Successivamente sarà sufficiente che presentiate le vostre dimissioni al vostro datore di lavoro e stop.
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Articolo di Mamma Piky: Principi base di tutela della maternità

Articolo di Mamma Piky su www.babybazar.com -> Principi base di tutela della maternità.

Utilissimo per capire come gestire il rapporto col proprio lavoro, una volta scoperto di essere in dolce attesa. Spesso alcune informazioni non giungono a noi complete o corrette, perciò ci tenevo a linkarlo in qualche modo e spero che a lei non dispiaccia!


INPS - Domanda di Congedo di Maternità Obbligatorio

inps
E io che speravo di compilare la domanda allo sportello, direttamente con l'operatore.

No miei cari! 
Facciamocela noi da casa, con i soliti sistemi altamente anti-intuitivi tipici della burocrazia italiana, i paroloni pressoché incomprensibili del caso e le grafiche scoordinate e confuse degli applicativi messi a nostra disposizione.
Care mamme alle prime armi, non disperate, ne verrete fuori anche voi!

Ecco la lista di cosa avrete bisogno:
- pc con connessione intenet (ovvio);
- codice fiscale e PIN INPS (meglio se avete già quello dispositivo);
- documenti che certifichino lo stato di maternità;
- carta d'identità;
- scanner.

Se avete già precedentemente provveduto all'attivazione del vostro PIN dispositivo allora non avrete bisogno di rifare tutto il seguente procedimento.

Se invece avete ancora il PIN online, che vi è stato inoltrato dalla vostra sede INPS di pertinenza, dovrete provvedere alla sua attivazione attraverso il portale INPS -> "Attiva PIN" e successivamente richiedere che questo diventi di fatto "PIN dispositivo", compilando un modulo di richiesta che troverete sempre nella stessa sezione. Dovrete stamparlo, firmarlo e scannerizzarlo per inviarlo con allegata la copia del vostro documento d'identità.
Note: potete comunque procedere alla compilazione della domanda di richiesta della maternità anche solo disponendo del PIN online, ma perché questa venga inoltrata e successivamente accolta dovrete comunque effettuare il famoso passaggio da PIN online a PIN dispositivo.

Per accedere all'applicazione in questione dovrete identificarvi inserendo il vostro Codice Fiscale e PIN in -> "Servizi on line - Al servizio del Cittadino". In seguito alla vostra identificazione dovrete entrare nella sezione -> "Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito", che troverete da qualche parte nella lunga lista di voci.

Questa è la maschera che vi comparirà e questa è essenzialmente tutto ciò che vi serve.

maschera

Il mio consiglio spassionato, per evitare successivi problemi nella compilazione della domanda, è di accedere alla sezione -> "Manuali utente" e di scaricarvi, come prima cosa, la guida che vi viene messa a disposizione. Il manuale in questione è realmente esaustivo e risponde a tutte le domande e i dubbi che potrebbero nascere durante la compilazione della domanda.

Dopodiché vi sarà sufficiente procedere cliccando su -> "Acquisizione domanda" e selezionare la voce -> "Congedo di maternità/paternità" scegliendo se nel vostro caso siete lavoratrici dipendenti o autonome. A questo punto dovrete inserire vari dati e informazioni all'interno del modulo di domanda ed allegare una copia del certificato medico che attesti il vostro stato di gravidanza e specifichi qual'è la data presunta del parto, perché in base a questa data vi verranno calcolati i due mesi di Congedo di Maternità obbligatorio prima del parto.
I tre mesi di Congedo di Maternità successivi al momento del parto dovrete invece richiederli in seguito alla nascita del bambino, con il suo certificato di nascita e codice fiscale. 

Se poi doveste avere qualche dubbio o incertezza potete sempre contattare il call center dell'INPS e chiedere a loro. Io l'ho fatto, ma probabilmente ho trovato l'unico operatore che aveva appena iniziato a lavorare e non mi è stato di grande aiuto.. però non si sa mai..

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LUISA ;-***+
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INPS - Congedo di Maternità Anticipata


pancia
Oggi sono ufficialmente alla 24° settimana (+ 3 giorni) di gravidanza e sono a casa in congedo di maternità anticipata da circa un mese e mezzo.

E qui ci vorrebbe una piccola premessa.
Per non leggere i miei deliri sul lavoro saltate questa parte scritta in arancio.
Premetto che sono attualmente assunta con un contratto a chiamata, di quelli senza obbligo di rispondere alla "chiamata": uno di quei meravigliosi contratti che vanno TUTTI a favore del datore di lavoro non troppo onesto. Forse l'idea di rendere possibili simili tipologie contrattuali è nata dall'intento di ridurre il lavoro in nero nel paese, ma di sicuro non rende la vita più facile a chi, come me, vi è incastrata in mezzo. Mi spiego. Per contratto non avrei l'obbligo di tenermi libera per rispondere alla "chiamata" del mio datore di lavoro, che dovrebbe avvenire con un minimo di due giorni di anticipo (minimo specificato all'interno del contratto stesso e praticamente mai rispettato), ma è evidente che se non rispondo alla "chiamata" in questione non lavoro e che se non lavoro non guadagno.
Perciò ecco decadere il discorso dell'obbligo alla risposta facoltativo, mentre il mio titolare non ha la minima necessità di pagarmi l'indennità corrispondente.
Oltre a questo e ai fallimentari tentativi di porre un controllo sull'avvenuta chiamata del dipendente della scorsa estate (sistema davvero a dir poco geniale), la maggior parte delle ore in cui lavoro non viene comunque segnalata a chi, a fine mese, mi prepara la busta paga. E non esistono controlli che reggano.
Con l'ovvio risultato che lavoro per l'80% in nero e che se non voglio ritrovarmi in mezzo ad una strada mi devo rassegnare a non vedermi pagati i contributi.
L'ovvietà, secondo lo stato, sarebbe che io denunci tale evasione... rimanendo inevitabilmente senza lavoro..
E' una triste realtà, così come ce ne sono migliaia di altre simili e persino peggiori, in questo paese.

Nel mese di Novembre 2012 vengo ricoverata in ospedale per delle perdite ematiche di origine tuttora sconosciuta e il mio datore di lavoro si è molto preoccupato di riferirmi che lavorare avrebbe potuto essere rischioso per la mia salute e quella del mio bambino.
Onestamente ho insistito un pò per poter guadagnare qualcosina almeno sotto Natale.
Al chè mi viene gentilmente richiesto di rassegnare le dimissioni.
Quasi ci casco, nella convinzione che chi abbia ideato un tal geniale contratto a chiamata non potesse aver previsto un'indennità di maternità.
Perchè, avrò pure quasi due lauree, ma in materia economico/amministrativa (o quel che è) non ci capisco proprio un fiasco vuoto!

NON SIATE MAI SCEME COME ME. NON FATEVI ABBINDOLARE!
IL DIRITTO ALL'INDENNITA' DI MATERNITA' E' STATALE. VIENE ANTICIPATO DAL DATORE DI LAVORO IN BUSTA PAGA E POI GLI E' QUASI TOTALMENTE RIMBORSATO DALLO STATO. SPETTA ANCHE ALLE DONNE DISOCCUPATE!!
Il congedo di maternità obbligatoria è previsto a partire dai due mesi che precedono la data presunta per il parto fino al termine dei tre mesi seguenti alla nascita del bambino.

Il congedo di maternità anticipata, invece, è previsto per i due seguenti casi:

- Per le donne che fanno lavori considerati a rischio, che devono necessariamente eseguire sforzi fisici i quali potrebbero costituire un pericolo per la gravidanza oppure che sono a rischio di contagio con malattie infettive.
In questo caso dovrebbe essere sufficiente presentarsi all'Ispettorato del lavoro della propria città per consultare l'elenco completo delle categorie di lavoratrici che possono accedere al congedo di maternità anticipata a causa della pericolosità del lavoro che svolgono e compilarne i moduli per la richiesta. Nel mio caso, ad esempio, essendo assunta come impiegata, il mio lavoro non viene considerato "a rischio" in quanto è previsto che le mie mansioni possano essere ridotte o modificate per non costituire un effettivo pericolo. Poco importa se ciò sia realmente possibile o meno.

- Una seconda possibilità è il congedo di maternità anticipata per gravi problemi fisici o per grave patologia, come possibili minacce d'aborto.
Qualora durante il corso della gravidanza dovessero insorgere problemi che potrebbero compromettere il corretto sviluppo del feto e minacciarne la sopravvivenza, come previsto dall'ex Art. 17 Comma 2 del D.Lgs. 151/01, modificato a partire dal 1 Giugno 2012, ai sensi del 3° Comma dell'Art. 15 del D.L. 5/12, non è più necessario recarsi presso l'Ispettorato del lavoro, ma bisogna andare alla S.C.Accertamenti Clinici di Medicina Legale della provincia in cui si ha residenza.
Se, come nel mio caso, lavorate in una provincia diversa da quella in cui avete residenza, fate attenzione a non farvi confondere, perché nonostante il decreto sia del mese di Giugno 2012 non tutte le provincie sono ancora attrezzate per lavorare allo stesso modo. Informatevi presso la A.S.S. della vostra provincia di residenza su quali sono le loro specifiche modalità per richiedere il congedo di maternità anticipata.

Nel mio caso, mi sono presentata con tutta la documentazione clinica del ricovero ospedaliero e il certificato di rischio della mia ginecologa privata presso un ginecologo designato dall'Azienda Sanitaria, il quale mi ha fatto un'ultriore visita di controllo e rilasciato una carta in cui si certifica l'effettivo rischio per la gravidanza e la necessità di astensione dal lavoro. Poi ho dovuto consegnare il tutto e compilare un modulo di richiesta all'Ufficio del Dipartimento di Prevenzione.
Informatevi e non lasciatevi abbattere, perché la burocrazia è sempre complessa.
Io in quei giorni non ne potevo più e onestamente mi domandavo se valesse la pena di fare tanta fatica per quei 100€ al mese che prendo in busta paga. Stavo male e continuavano a mandarmi da un ufficio all'altro senza dirmi cosa dovevo fare.

Tenete duro e non rinunciate a combattere per la vostra salute e per quella del bambino che portate in grembo!
Lo stato italiano non tiene molto in considerazione la maternità, ma quel poco che ci è dovuto, quando ci è dovuto, prendiamocelo!

Grazie a chi mi ha supportato e sopportato in quei giorni orrendi e grazie a tutti quelli che mi hanno aiutata a venirne fuori e a capirci qualcosa.
Grazie a Stefano, che mi ha scarrozzata per chilometri e ha sopportato le mie crisi di pianto isterico.

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