A quick one: quando il mondo si tinge di rosa + Liebster Award da Io tifo per voi.

1. Essere donna è… sensazionale e faticosissimo allo stesso tempo.
2. Essere mamma è… ehm potrei rispondere nella stessa maniera: sensazionale e faticosissimo. E' un'esperienza alla quale personalmente non ero preparata nella maniera migliore: ho idealizzato il ruolo di madre al punto di riuscire a complessarmi l'esistenza. Avere un figlio è l'esperienza più gratificante e meravigliosa che possa esistere, ma al contempo la più complessa e spaventosa! ;-)
3. Essere blogger è…. appagante e divertente. Mette in contatto con realtà lontane e sconosciute, senza distinzioni nè pregiudizi. 
4. Essere un figlio è…la cosa che mi manca di più. Il senso di protezione e amore di un genitore che ci sia sempre, anche quando scioccamente non lo vogliamo tra i piedi.
5. Essere un’amica è…una forma di amore. Ho sempre pensato che l'amicizia, quella vera, non fosse che una differente forma d'amore. Come tutto l'amore, non è eterno, nè gratis.
6. Essere grandi è…è importante ricordarselo! A volte mettere da parte quel bambino indifeso e impaurito che c'è in noi per ricordarsi che non siamo più bambini. Abbracciarlo, consolarlo e lasciarlo andare.
7. Essere bambini è…quella cosa che non si apprezza mai abbastanza quando la si ha. Quando siamo bambini vorremmo essere subito "grandi" e non sappiamo quanta fortuna ci sia nell'essere bambini...
8. Essere felici è…azz che domande impegnative!! Essere felice è un istante. E' inutile ricercare la felicità perenne, non esiste. Essere felici di un istante, di un sorriso, di un raggio di sole.. che non significa necessariamente accontentarsi, ma saper cogliere la felicità in tutte le sue forme, che spesso durano anche solo un attimo.
9. Essere se stessi è…difficile, molte volte! In un mondo fatto di inutili giudizi, dogmi, clichè.. bla bla bla bla ecco l'ho detto. Però quando si è liberi di essere sè stessi è davvero un bel vivere!!
10. Vorrei essere…ricca. E poi vorrei vedere chi è il cretino che mi viene a raccontare che i soldi non fanno la felicità per ridergli in faccia.