Salubrità degli ambienti domestici e allergie indoor.
"Salubrità"... che brutta parola!! E' un termine importante, ma suona decisamente male.. e mi ricorda l'esame di Igiene, all'Università (che sia questo, il reale motivo?)!! Questo mese vorrei parlarvi proprio della salubrità degli ambienti domestici in cui viviamo, prendendo in considerazione principalmente due fattori: temperatura e umidità e il loro influsso sulle allergie respiratorie. La motivazione è semplice: con l'arrivo della stagione fredda l'umidità, le muffe e le condense fanno ritorno nelle nostre case e mai come questo inverno mi hanno provocato allergie e rinite ricorrenti (una vera piaga!!!). Per farlo vi riporterò alcuni dati davvero interessanti, che ho racimolato qua e là nel corso degli anni e vi mostrerò alcuni prodotti che potrebbero esservi di grande aiuto, all'interno di quattro post distinti. A rate, insomma! ;-)
Le nostre case, in condizioni di umidità relativa superiore al 60%, sono il microclima ideale per la crescita delle muffe, le quali provocano allergia attraverso la liberazione di spore, che diffondono facilmente nell'ambiente. In alcuni casi è possibile ricorrere a dei purificatori d'aria di buona qualità, dotati di particolari filtri, chiamati HEPA, in grado di bloccare anche le particelle più piccole ed eliminare gli allergeni sospesi nell'aria che vi passano attraverso. Non è risolutivo, ma può aiutare.
Temperatura e umidità non influiscono solamente sulla formazione delle muffe, ma anche sulla proliferazione degli Acari Dermatophagoides, le cui particelle fecali contengono particolari enzimi che sarebbero la causa di una delle più importanti allergie dei paesi occidentali, nonché il maggior fattore di rischio per asma ed altri tipi di allergie correlate. Questi allergeni dell'acaro si trovano oltre il 94% nei nostri letti, luogo in cui si sviluppano le condizioni migliori alla loro sussistenza e proliferazione: assenza di luce solare, nutrimento in abbondanza e condizioni di umidità e temperatura ideali. Non a caso il periodo dell'anno in cui proliferano maggiormente è proprio quello invernale, in cui negli ambienti domestici, grazie ai sistemi di riscaldamento, si ha una temperatura costante intorno ai 20°C e un tasso di umidità sempre piuttosto alto. Pensate che con un tasso di umidità relativa al 50% il numero degli acari è 10 volte inferiore che non con U.R. al 60%.
Nel caso di un ambiente eccessivamente umido, con umidità relativa superiore al 60%, sarà quindi opportuno limitare al massimo l'utilizzo di apparecchi che producono vapore, evitare di far asciugare la biancheria in casa (ca va sans dire, ma io lo faccio sempre....) ed eventualmente utilizzare alcuni specifici deumidificatori per ambienti; ma sopratutto sarà importantissimo arieggiare!!! Per ridurre l'umidità imprigionata nell'ambiente domestico bisogna aprire le finestre il più spesso possibile: lo scambio di aria dall'interno all'esterno, infatti, ottiene l'effetto di abbassare l'umidità in casa, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Ma vi sono anche accorgimenti di altro genere, che si possono adottare, per limitare al massimo l'esposizione e la diffusione di questo tipo di allergeni, come utilizzare una copertura anti acaro efficace, lavare coperte e lenzuola a 60°C (gli acari muoiono solo a temperature superiori ai 55°C, mi dicono), eliminare tappeti e coperte rendendo lo spazio facile da pulire, utilizzare aspirapolvere con filtro HEPA, lavare frequentemente i peluches oppure metterli nel freezer (fa sorridere come idea, però è così). Tuttavia non sono ancora in grado di darvi una ricetta risolutiva a questo problema. ... probabilmente oggi sarei ricca se potessi. ... E non avrei anch'io perennemente il naso che cola! Che dite? LOL
Eppure, proprio nel periodo invernale, quando i termosifoni funzionano a pieno regine, può anche capitare che l'aria si secchi eccessivamente, infiammando le vie aeree superiori e causando tosse e difficoltà respiratorie.
E quindi, direte voi?
Che si fa?
Di che morte dobbiam morire?
Quali sono le condizioni climatiche migliori, che ci permettono di respirare meglio senza favorire la formazione di muffe e il proliferare degli acari?
Una temperatura ideale andrebbe mantenuta intorno ai 18-20°, con un umidità relativa tra il 50-60%.
Tutto ciò a dimostrazione di come sia davvero molto importante monitorare il tasso di umidità e la temperatura degli ambienti in cui viviamo, specialmente di quello in cui dormiamo e in cui dormono i nostri figli. Per farlo, oltre ai classici igrometri, esistono in commercio delle moderne "stazioni benessere" che permettono di controllare costantemente le condizioni di temperatura ed umidità relativa di un ambiente. Ma di questo vi parlerò prossimamente.
;-*** LUisa
Ti è piaciuto questo articolo?
Segui anche la mia Pagina Facebook, per rimanere sempre aggiornata sulle ultime novità del blog!!
Grazie articolo interessante! Io una cosa buona la faccio cambio aria spesso in particolare in camera da letto e sempre prima di andare a dormire! La temperatura in casa nostra e' tra i 18 e 19 gradi! Ste
RispondiEliminaOttimo Ste!! Direi che non potesti fare meglio di così!!
EliminaAspetto con ansia il prossimo appuntamento...
RispondiEliminaGrazie cara, LUVYA!!!!
Elimina