Temper Tantrum - Terrible Twos: comprendere e a mantenere la calma, voi ci riuscite sempre?
A casa Stones ci sguazziamo dentro, ormai, da qualche mese; a giorni con maggiore consapevolezza e padronanza, altri lasciandoci trasportare alla deriva, impotenti e disperati. Non lo so se è unicamente una mia difficoltà, quella di rimanere sempre lucida e calma, oppure se capiti ad ogni genitore, almeno una volta nella vita, di perdere il controllo. A me è capitato; non sto nemmeno ad elencarvi le centinaia di insulti e sensi di colpa che mi sto trascinando dietro, da giorni...
Sono una pessima madre.
Un essere umano schifido.
Come ho potuto?
Sono io l'adulto, non lui.
Un essere umano schifido.
Come ho potuto?
Sono io l'adulto, non lui.
Sono io a dover mantenere la calma.
Che razza di esempio gli avrò mai dato?
Non si merita un madre tanto orribile.
Ecco. Ve li ho elencati. Su per giù.
Non è successo niente di insolito, per un bambino di due anni: si inizia da una giornata un tantino frenetica, con una mamma indaffarata e pensierosa. Si aggiungono una manciata di quei "NO", che solo un bambino di due anni sa pronunciare: "NO", non voglio uscire; "NO", non voglio i pantaloncini corti; "NO", la maglia blu non la voglio; "NO", i calzini no; "NO NO NO NO". No qualsiasi cosa, persino quelle che gli piacciono. Tanto per dire "NO". Classico. Mamma sospira e stringe i pugni, ma non ha tempo, non ha voglia, così gli infila la maglia blu e i calzini, tra le urla, facendo appello a tutto il self control che alberga in lei. Cerca di sviare l'attenzione dal problema: "Dai, amore, che adesso andiamo a prendere l'autobus, che ti piace tanto!"; "Hai preso un giochino da portare con noi?". Ma l'effetto che suscita è opposto a quello che sperava e scatena nel bambino una crisi isterica inaspettata e profonda, che lei, in quel momento non sa gestire.
"Temper Tantrum" è un termine che mi piace decisamente più di "capricci", perché da la precisa sensazione di una cosa che il bambino non fa di proposito, contro i genitori e che non è in grado di gestire. A due anni, infatti, la parte emozionale del cervello infantile è in via di sviluppo e non è ancora completamente in grado di controllare la loro emotività. Non è raro, dunque, che rabbia e frustrazione emergano violentemente con scatti d'ira e capricci difficilmente gestibili, in un circolo vizioso in cui il bambino parte con un capriccio di cui diventa vittima in prima persona. Man mano che la disperazione aumenta e la situazione diventa più critica ogni possibile tentativo di intervento sembra avere il solo effetto di peggiorare le cose, senza riuscire a calmarlo.
Voi ne sapete qualcosa?
Cosa fare, dunque?
Bisognerebbe cercare di mantenere la calma, senza urlare, per evitare di agitare ulteriormente il bambino. In questi casi potrebbe essere utile ricordare che gli adulti siamo noi e che nel nostro cervello la parte emozionale dovrebbe essere ormai completamente sviluppata, anche se in alcuni momenti può fare cilecca.
E' altrettanto importante non cedere, nel tentativo di placare la crisi: rimanere coerenti il più possibile, per evitare che passi il messaggio che la crisi porta ad ottenere ciò che si desidera.
Non punirlo, non lasciarlo solo a gestire il momento critico, ma cercare di consolarlo facendogli sentire un contatto fisico rassicurante, che trasmetta il più possibile calma e sicurezza.
E tanti auguri.
Alla fine della fiera, è abbastanza chiaro a tutti che questo post lo scrivo più per me stessa, che per voi. Ne sono certa! Per mettere nero su bianco come ho sbagliato. Non per giustificarmi, ma perché non voglio sbagliare più. Perché voglio ricordarmi meglio, quando accadrà, la prossima volta, che cosa devo fare; come posso (e devo) superare i miei stessi "temper tantrum" per aiutare mio figlio a gestire i propri.
;-* Luisa
;-* Luisa
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Ultimamente lei mi sfida di continuo...ed io sono stanca e perdo la pazienza!
RispondiEliminaNon funziona nulla: né le buone, né le cattive maniere.
Ora tento di ignorarla.
Ti farò sapere se funziona...
Come ti capisco.
EliminaDimmi se con te funziona. ... io c'ho provato con scarso successo....
Noi siamo in fase "terrible three", a due anni era ancora mansueto... ora, complice anche il caldo, ci sono momenti che mi fa salire un nervoso... a me, che di natura sono paziente... quindi immagina che bella scenetta. Più gli dici di non fare così, più lo fa... terribile... speriamo passi presto! Un abbraccio Eli
RispondiEliminaBeh il caldo, di certo, non ci aiuta! Quello che sospetto è che sia tutto un discorso di "fasi"... che ad una fase ne segua sempre e comunque un'altra, non necessariamente meglio o peggio della precedente. ..diversa e comunque difficile.
EliminaCiao Luisa, leggo questo post dopo una serata moooolto difficile in cui l'appena duenne ha pianto per quasi un'ora.
RispondiEliminaNon sapevamo come calmarlo: lanciava il ciuccio a terrà, poi urlava perchè lo voleva e poi lo rilanciava...
Voleva stare in braccio ma non voleva che le mie braccia lo toccassero, giuro che stavo impazzendo.
Ti ringrazio per la condivisione